Un giovanissimo investigatore di nome Matteo… Caronte… un poliziotto di nome Max… Crociati e Saraceni… il fotografo Secondo Pia… e poi la piccola Sara, il cardinal Borromeo, Giacomino nato nel 1898, il profeta Isaia… una simpatica suor Maria addetta alla lavanderia… la famiglia Pautasso che non vuole perdersi l’evento dell’anno a Torino…
Cosa accomuna tutti questi personaggi? Una realtà misteriosa:
Questi infatti sono i principali personaggi che animano le pillole di Mystery after Mystery, la prima serie in animazione che affronta alcuni dei tantissimi misteri legati al famoso, affascinante e controverso telo conservato a Torino da metà del XVI secolo.
In forma molto simpatica e diretta, con un linguaggio accessibile a tutti, ma con rigore storico e scrupolo scientifico, Mystery after Mystery racconta come
Tutto questo, senza fornire risposte, ma evidenziando le curiosità ed evidenziando le domande che nel corso dei secoli tutto il mondo ha posto e continua a porsi.
Dal punto di vista visivo e narrativo il progetto è stato estremamente complesso.
I contenuti che si volevano raccontare viaggiavano nel tempo, nei luoghi, e nello spazio e per ciò non si sono potuti utilizzare i sistemi classici del racconto per ragazzi.
La narrazione non segue un percorso cronologico e neppure viene legata al contesto geografico in cui accadono gli eventi.
In ogni puntata, di due minuti, spesso si concentrano eventi accaduti nell’arco di centinaia di anni ed in continenti diversi.
Il centro di ogni puntata è un evento, un mistero, un interrogativo e per affrontare questi è stato necessario mantenere tutte le libertà narrative consentite.
Un altro aspetto interessante è la mancanza di protagonisti, perché l’unico protagonista deve essere l’oggetto delle domande; non esistono costumi o acconciature perché non c’è l’ambientazione in un’ unica epoca storica; non esistono ambienti che si ripetono perché si spazia geograficamente; non esistono dialoghi perché nessuno li ha trascritti.
È un progetto che nasce da regole diverse e in questo sta la sua profonda originalità e al tempo stesso la sua diversità da tutti gli altri.
È un’opera, come dice il titolo, che si basa sui misteri e questi abbiamo cercato di raccontare.
Siamo convinti che per un obiettivo di questo tipo, il cinema d’animazione sia la forma di comunicazione ideale, perché consente ai personaggi di non avere volti, perché i volti sarebbero secondari, in quanto i personaggi sono comparse in un contesto che non c’è. Molto simile ad un antico teatrino di marionette in cui vengono raccontati degli eventi. E anche la scelta dei colori ha seguito coerentemente questa scelta stilistica: tutta la produzione è stata realizzata con tonalità neutre, per evitare di distrarre gli spettatori dal mistero narrato.
Per produrre la serie Mystery after Mystery hanno unito le loro forze Enanimation e NOVA-T, mescolando le competenze nei due settori del cinema di animazione e della produzione di programmi televisivi a soggetto educativo e religioso.
Grazie all’incontro delle esperienze maturate dalle due società nei rispettivi settori di lavoro il progetto Mystery after Mystery si è sviluppato partendo dall’idea della serie, per raccontare misteri affascinanti, coinvolgenti e attualissimi legati alla Sindone che è una realtà antichissima.
L’obiettivo è quello di cercare di catturare l’attenzione e affascinare i ragazzi su un argomento tanto unico quanto particolare. Ma con Mystery after Mystery anche gli adulti possono avere parecchio da imparare.
Il progetto ha avuto il Patrocinio del Comitato per l’Ostensione 2010 e la supervisione monsignor Giuseppe Ghiberti (presidente della Commissione per
Mystery after Mystery possiede una dimensione internazionale: oltre all’edizione italiana sono in fase di preparazione le versioni in altre sei lingue (inglese, francese, spagnolo, portoghese, polacco e tedesco).
Questa internazionalizzazione è la diretta conseguenza e conferma di quanto
Le scelte visive e grafiche rendono la serie Mystery after Mystery comprensibile ed interpretabile negli ambiti più diversi, con esperienze visive, artistiche e di comunicazione completamente differenti per la sua linearità, immediatezza e semplicità.
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