domenica 21 dicembre 2008

Natale 2008

Comunicato Stampa

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Ufficio Stampa

La scuola cambia


Roma, 18 dicembre 2008

Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato i decreti per la riorganizzazione delle scuole per l’infanzia, elementari, medie e superiori.

Per la prima volta in Italia dopo la Riforma Gentile del 1923, si mette mano alla scuola con una riforma organica di tutti i cicli (elementari, medie, superiori). Elementari e medie cambiano dal 1° settembre 2009, le superiori dal 1° settembre 2010.

La riforma porta a sistema le migliori sperimentazioni attuate negli anni e lo fa in una visione di insieme e non con interventi su parti singole scollegate dal resto, come spesso accaduto in passato.

I principi che ispirano la riforma sono: più chiarezza e opportunità per le famiglie, più efficienza, semplificazione e snellimento dell’organizzazione e delle procedure, valorizzazione del ruolo dei docenti.

Quali scuole cambiano

Dell’infanzia, Elementari, Medie, Superiori.

Le principali novità

2 nuovi licei + ampliamento liceo artistico.
2 nuovi licei: scienze umane (ex-magistrali), musicale e coreutica (danza e musica). 3 nuovi indirizzi per il liceo artistico (indirizzi: figurativo, design, new media).

Rivoluzionati gli istituti tecnici

Rivoluzionati gli istituti tecnici: i nuovi istituti tecnici saranno quelli richiesti dal mondo del lavoro. 2 settori e 11 indirizzi: uno economico e l’altro tecnologico.
L’economico avrà 2 indirizzi, il tecnologico 9.

Unico maestro di riferimento alle elementari. Abolito il modulo

Alle elementari viene abolito il modulo a più maestri e viene introdotto l’unico maestro di riferimento.

Fine dell’epoca delle frammentazione degli indirizzi

Si pone fine alla frammentazione degli attuali percorsi di studio ed a sperimentazioni che hanno portato più di 750 indirizzi e una confusione non più funzionale e sostenibile. Per ragazzi e famiglie più chiarezza nella scelta.

Stage in azienda il 5°anno delle superiori

Al quinto anno opportunità di svolgere stage in azienda.

Più inglese. Obbligatorio in tutti i 5 anni delle superiori

Più inglese in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Nelle superiori viene reso obbligatorio per tutti e 5 gli anni. Ad esempio, al classico era presente solo al ginnasio.

Ore di lezione da 60 minuti e non più da 50

Le ore di lezione passano da 50 minuti effettivi a 60. Fine della consuetudine per cui le ore sono di 50 minuti e non di 60. Il numero totale delle ore lavorate aumenta di fatto il numero di ore insegnate.

Nei tecnici al 5° anno delle superiori una materia sarà insegnata in inglese

Una materia non linguistica verrà insegnata in inglese.

Tecnici 2+2+1

Gli istituti tecnici saranno organizzati in 2+2+1 anni. Il primo biennio con un contenuto formativo di base: italiano, matematica, ecc. Il secondo biennio specialistico a seconda degli indirizzi. L’ultimo anno sarà di perfezionamento mirato all’indirizzo scelto.

Centralità dei laboratori

Saranno dei veri e propri centri di innovazione attraverso la costituzione di dipartimenti di ricerca.

Governance

I tecnici si aprono al mondo del lavoro con esperti e professionisti che possono entrare nel comitato scientifico della scuola.

I bambini a scuola a 2 anni e mezzo

Si introduce nella scuola dell’infanzia la possibilità di anticipare l’iscrizione a 2 anni e mezzo.

Alle medie possibilità di fare 5 ore di inglese

Nelle medie inglese potenziato, se le famiglie lo desiderano: passa da 3 a 5 ore.

Più soldi ai docenti migliori

Dal 2011 i docenti migliori potranno ricevere un premio produttività che potrà arrivare fino a 7.000 euro l’anno.

Corsi di italiano per stranieri

Alle medie le due ore della seconda lingua potranno essere utilizzate per corsi di italiano per stranieri.

Due lingue obbligatorie nei nuovi licei

In tutti i nuovi licei (musicale coreutico, artistico e scienze umane), due lingue obbligatorie.

Più matematica e scienze

Più matematica e scienze in tutte le scuole. Ad esempio nei licei scientifico e classico potenziate le materie scientifiche.

http://www.pubblica.istruzione.it/ministro/comunicati/2008_miur/181208.shtml#allegati

Allegati:


Schema


Le principali novità


La riforma del Sistema di Istruzione Secondaria Superiore - I nuovi Licei - I nuovi Istituti Tecnici


La riforma del sistema scolastico - I ciclo


Testo Scuola Primaria Approvato

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca


Schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA



VISTI gli articoli 87 e 117 della Costituzione;

VISTO l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

VISTO l’articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, che ha, tra l’altro, previsto nella scuola primaria la costituzione di classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali, superando in tal modo la precedente organizzazione modulare;

VISTO l’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 che prevede, al comma 3, la predisposizione di un piano programmatico di interventi e misure finalizzati ad un più razionale utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili e ad una maggiore efficacia ed efficienza del sistema scolastico e, al comma 4, in attuazione del piano e in relazione agli interventi e alle misure annuali ivi individuati, l’adozione di uno o più regolamenti ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, con i quali si provvede, anche modificando le disposizioni legislative vigenti, ad una revisione dell’attuale assetto ordinamentale organizzativo e didattico del sistema scolastico;

VISTO il piano programmatico predisposto dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze ai sensi del citato articolo 64, comma 3;

VISTO il testo unico delle leggi in materia di istruzione approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297;

VISTA la legge 28 marzo 2003, n. 53 recante “Delega al governo per la definizione delle norme generali dell’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”;

VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 concernente la “Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione a norma dell’articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53”;

VISTO l’articolo 25 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;

VISTA la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) ed, in particolare, l’art. 1, comma 622;

VISTO il decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, recante :”Disposizioni urgenti per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2007-2008”;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”;

VISTO il decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139 concernente il “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 31 agosto 2007, n. 202 – Serie generale;

VISTO il decreto del Ministro della pubblica istruzione 31 luglio 2007, recante “Indicazioni per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione. Indicazioni per il curricolo”, pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 198 alla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 1 ottobre 2007 – Serie generale;

SENTITO il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione;

VISTA la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del ………...;

SENTITA la Conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nella seduta del …………..;

UDITO il parere del Consiglio di Stato espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del ……… ;

VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del ……….;

SULLA proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze;


E M A N A

il seguente regolamento

Articolo 1 - Oggetto

  1. La scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione sono disciplinati dalla legge 28 marzo 2003, n. 53, dal decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 e successive modificazioni ed integrazioni, come ulteriormente modificato dal presente regolamento; dal Capo IV del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226; dall’articolo 1, commi 1 e 7 del decreto legge 7 settembre 2007 n. 147, convertito con modificazioni dalla legge 25 ottobre 2007 n. 176; dal presente regolamento, emanato per l’attuazione del piano programmatico di interventi di cui all’art. 64, comma 3, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 agosto 2008, n. 133; dall’art. 4 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169.

2. Il presente regolamento provvede, anche attraverso modifiche delle disposizioni legislative vigenti, ad introdurre, nell’organizzazione e nel funzionamento della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, misure di riorganizzazione e qualificazione, al fine di assicurare migliori opportunità di apprendimento e di crescita educativa, e dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione.

3. In sede di prima attuazione del presente regolamento, e comunque per un periodo non superiore a tre anni scolastici decorrenti dall’anno scolastico 2009 – 2010, si applicano le Indicazioni Nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del decreto legislativo 19 febbraio 2004 n. 59, come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al decreto ministeriale 31 luglio 2007, pubblicato nel supplemento ordinario n. 198 della Gazzetta Ufficiale n. 228 del 1 ottobre 2007. Con atto di indirizzo del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono individuati i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi agli obiettivi previsti dal presente regolamento.

4. Nel corso del triennio scolastico 2009/2010 – 2011/2012, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ANSAS) e l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (INVALSI) svolgono apposito monitoraggio sulle attività poste in essere dalle istituzioni scolastiche, anche ai fini dell’eventuale revisione delle Indicazioni, da adottarsi mediante regolamento ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni.


Articolo 2 – Scuola dell’infanzia

1. La scuola dell’infanzia accoglie bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni compiuti entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento.

2. Su richiesta delle famiglie sono iscritti alla scuola dell’infanzia le bambine e i bambini che compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. Ai fini di garantire qualità pedagogica, flessibilità e specificità dell’offerta educativa in coerenza con la particolare fascia di età interessata, l’inserimento dei bambini ammessi alla frequenza anticipata è disposto alle seguenti condizioni:

a) disponibilità dei posti,

b) accertamento dell’avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa,

c) disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e funzionalità, tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di età inferiore a tre anni.

3. Sempre al fine di corrispondere alle esigenze delle famiglie è prevista la possibilità, previo accordo con gli Enti locali, di proseguire nelle iniziative e negli interventi relativi all’attivazione delle “sezioni primavera”, di cui all’articolo 1, comma 630, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, stabilendo gli opportuni coordinamenti con l’istituto degli anticipi.

4. L’ istituzione di nuove scuole e di nuove sezioni avviene in collaborazione con gli enti territoriali assicurando la coordinata partecipazione delle scuole statali e delle scuole paritarie al sistema scolastico nel suo complesso.

5. L’orario di funzionamento, come previsto dal piano programmatico, in data 4 settembre 2008, resta disciplinato dall’art. 104 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e dall’art. 3, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004. L’orario tipo di funzionamento della scuola dell’infanzia è confermato in 40 ore settimanali, con possibilità di estensione fino a 50 ore. Si conferma altresì la possibilità, prevista dalle norme vigenti, che le famiglie chiedano un tempo scuola ridotto, limitato alla sola fascia del mattino, per complessive 25 ore settimanali. Tali orari sono comprensivi della quota riservata alle Regioni, alle istituzioni scolastiche autonome e all’insegnamento della religione cattolica in conformità all’Accordo che apporta modifiche al Concordato lateranense e relativo Protocollo addizionale, reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle conseguenti intese. Le istituzioni scolastiche organizzano le attività educative per la scuola dell’infanzia con l’inserimento dei bambini in sezioni distinte a seconda dei modelli orario scelti dalle famiglie.


6. Le sezioni nella scuola dell’infanzia con un numero di iscritti inferiore a quello previsto in via ordinaria, site in comuni montani, in piccole isole e in piccoli comuni, appartenenti a comunità prive di strutture educative per la prima infanzia, possono accogliere piccoli gruppi di bambini di età compresa tra i due e i tre anni. L’inserimento di tali bambini avviene sulla base di progetti attivati d’intesa e in collaborazione tra istituzioni scolastiche e i comuni interessati e non può dar luogo a sdoppiamenti di sezioni.

Articolo 3 - Primo ciclo di istruzione

1. L’istituzione e il funzionamento di scuole statali del I ciclo devono rispondere a criteri di qualità ed efficienza del servizio, nel quadro della qualificazione dell’offerta formativa e nell’ambito di proficue collaborazioni tra l’amministrazione scolastica e i comuni interessati anche tra di loro consorziati.

Articolo 4 – Scuola primaria

1. Sono iscritti alla scuola primaria le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento.

2. Possono, altresì, essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle famiglie, le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento.


3. Il tempo scuola della primaria è svolto ai sensi dell’art. 4 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, secondo il modello dell’insegnante unico che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell’orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 nei limiti delle risorse dell’organico assegnato; è previsto altresì il modello delle 40 ore corrispondente al tempo pieno. Tali articolazioni riguardano a regime l’intero percorso della scuola primaria e, per l’anno scolastico 2009-2010, solo le classi prime, tenendo conto delle specifiche richieste delle famiglie. Qualora il docente non sia in possesso degli specifici titoli previsti per l’insegnamento della lingua inglese e dei requisiti per l’insegnamento della religione cattolica, tali insegnamenti sono svolti da altri docenti che ne abbiano i titoli o i requisiti.


4. Le classi successive alla prima funzionano, dall’anno scolastico 2009-2010 e fino alla graduale messa a regime del modello previsto dal comma 3, secondo i seguenti modelli orario:

a) 27 ore, corrispondenti all’orario di insegnamento di cui all’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo, n. 59 del 2004, con esclusione delle attività opzionali facoltative di cui al comma 2 del medesimo articolo, senza compresenze;

b) 30 ore comprensive delle attività opzionali facoltative, corrispondente all’orario delle attività di cui all’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo, n. 59 del 2004, senza compresenze e nei limiti dell’organico assegnato per l’a.s. 2008/2009;

c) 40 ore corrispondenti al modello di tempo pieno, nei limiti dell’organico assegnato per l’a.s. 2008/2009.

5. Le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia e sulla base delle richieste delle famiglie e fermo quanto disposto ai commi precedenti, adeguano i diversi modelli orario agli obiettivi formativi e ai piani di studio allegati al decreto legislativo n. 59 del 2004, come aggiornati dal decreto del Ministro della pubblica istruzione 31 luglio 2007, pubblicato nel supplemento ordinario n. 198 alla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale – n. 228 del 1° ottobre 2007.

6. La dotazione organica di istituto è determinata sulla base del fabbisogno del personale docente necessario per soddisfare l’orario delle attività didattiche, fissato, relativamente alle classi funzionanti secondo il modello previsto dall’articolo 4 del Decreto Legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla Legge 30 ottobre 2008, n. 169, in 27 ore settimanali. Tale dotazione tiene conto altresì dell’integrazione degli alunni disabili e del funzionamento delle classi a tempo pieno secondo l’articolazione prevista dal successivo comma 7.

7. Le classi a tempo pieno secondo il modello di cui al comma 3, sono attivate a richiesta delle famiglie, sulla base di specifico progetto formativo integrato e delle disponibilità di organico assegnate, nonché in presenza delle necessarie strutture e servizi. Per la determinazione dell’organico di dette classi è confermata l’assegnazione di due docenti per classe, eventualmente coadiuvati da insegnanti di religione e di inglese in possesso dei relativi titoli o requisiti. A livello nazionale rimane confermato il numero dei posti attivati complessivamente, a tal fine, per l’anno scolastico 2008/2009. Le maggiori disponibilità di orario derivanti dalla presenza di due docenti per classe rispetto alle 40 ore del modello di tempo pieno sono utilizzate per la costituzione dell’organico d’Istituto. Per il potenziamento quantitativo e qualitativo del servizio del tempo pieno sul territorio sono attivati piani pluriennali sulla base di intese con le rappresentanze dei comuni, precedute da un accordo quadro con le autonomie locali in sede di Conferenza Unificata.

8. Qualora non sia possibile procedere alla aggregazione delle ore disponibili nei plessi della medesima istituzione scolastica, sono costituiti posti di insegnamento anche con orario inferiore a quello d’obbligo.

9. Per l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” si applica l’art. 1 del decreto legge n 137 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 169 del 2008.

10. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, avente natura non regolamentare, sono individuati, nell’ambito dell’istituto o di reti di scuole, i titoli prioritari per impartire l’insegnamento di musica e pratica musicale.

11. Sono organizzati, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, lettera d), del decreto legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008, corsi di formazione professionale per i docenti, finalizzati all’adattamento al nuovo modello organizzativo.


Articolo 5 – Scuola secondaria di I grado

1. L’orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di I grado è di complessive 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali da destinare ad attività di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie. Nel tempo prolungato il monte ore è determinato mediamente in 36 ore settimanali elevabili fino a 40 comprensive delle ore destinate agli insegnamenti e alle attività e al tempo dedicato alla mensa. Gli orari di cui ai periodi precedenti sono comprensivi della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome e all’insegnamento della religione cattolica in conformità all’Accordo modificativo al Concordato lateranense e relativo Protocollo addizionale, reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle conseguenti intese.


2. I piani di studio, in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo della scuola secondaria di I grado, sono funzionali alle conoscenze e alle competenze da acquisire da parte degli alunni in relazione alle diversità individuali, comprese quelle derivanti da disabilità.

3. Con apposito decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, avente natura non regolamentare, si procede alla definizione delle classi di concorso e di abilitazione secondo criteri di flessibilità nell’utilizzo del personale anche al fine di facilitarne l’impiego.

4. Le classi a “tempo prolungato” sono autorizzate nei limiti della dotazione organica assegnata a ciascuna provincia e tenendo conto delle esigenze formative globalmente accertate, per un orario settimanale di insegnamenti e attività da un minimo di 36 ore. In via eccezionale può essere autorizzato un orario settimanale fino ad un massimo di 40 ore., solo in presenza di una richiesta maggioritaria delle famiglie e in base a quanto previsto al comma 5. Le classi a “tempo prolungato” si attivano su richiesta delle famiglie e nel limite del numero dei posti attivati complessivamente per l’anno scolastico 2008/2009. Ulteriori incrementi di posti per le stesse finalità sono attivati, in sede di definizione degli organici, sulla base di economie realizzate., fermi restando gli obiettivi finanziari di cui all’art. 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133.

5. Le classi funzionanti a “tempo prolungato” sono ricondotte all’orario normale in mancanza di servizi e strutture idonei a consentire lo svolgimento obbligatorio di attività in fasce orarie pomeridiane e nella impossibilità di garantire il funzionamento di un corso intero a tempo prolungato.

6. Il quadro orario settimanale delle discipline e le classi di concorso per gli insegnamenti della scuola secondaria di I grado, definiti tenendo conto dei nuovi piani di studio, è così determinato, fatto salvo quanto previsto dall’art. 4, comma 2, del D.P.R. 275 del 1999:


Italiano, Storia, Geografia

9

Attività di approfondimento in materie letterarie

1

Matematica e Scienze

6

Tecnologia

2

Inglese

3

Seconda lingua comunitaria

2

Arte e immagine

2

Scienze motorie e sportive

2

Musica

2

Religione cattolica

1



7. L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, previsto dall’art. 1 del decreto legge n 137 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 169 del 2008, è inserito nell’area disciplinare storico-geografica.

8. I corsi ad indirizzo musicale, già ricondotti ad ordinamento dalla legge 3 marzo 1999, n. 124, si svolgono oltre l’orario obbligatorio delle lezioni di cui al primo periodo del comma 1 del presente articolo. Le indicazioni relative all’insegnamento della musica per valorizzarne l’apprendimento pratico, anche con l’ausilio di laboratori musicali, nei limiti delle risorse esistenti, sono definite con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca avente natura non regolamentare. Con il medesimo provvedimento sono fissati i criteri per l’eventuale riconoscimento dei percorsi formativi extracurricolari realizzati dalle scuole secondarie di primo grado nel rispetto del decreto del Ministro della pubblica istruzione 6 agosto 1999, n. 201, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 235 del 6 ottobre 1999, per la loro equiparazione a quelli previsti dall’art. 11, comma 9, della legge 3 maggio 1999 n. 124.

9. Il quadro orario settimanale delle discipline per gli insegnamenti della scuola secondaria di I grado a tempo prolungato è così determinato fatto salvo quanto previsto dall’art. 4, comma 2, del D.P.R. 275 del 1999:


Italiano, Storia, Geografia

15

Matematica e Scienze

9

Tecnologia

2

Inglese

3

Seconda lingua comunitaria

2

Arte e immagine

2

Scienze motorie e sportive

2

Musica

2

Religione cattolica

1

Approfondimenti a scelta delle scuole nelle discipline presenti nel quadro orario

1 o 2


10. L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, previsto dall’art. 1 del decreto legge n 137 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 169 del 2008, è inserito nell’area disciplinare storico-geografica.

11. A decorrere dall’anno scolastico 2009/2010, a richiesta delle famiglie e compatibilmente con le disponibilità di organico e l’assenza di esubero dei docenti della seconda lingua comunitaria, è introdotto l’insegnamento dell’inglese potenziato anche utilizzando le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria o i margini di autonomia previsti dal precedenti commi 6 e 9. Le predette ore sono utilizzate anche per potenziare l’insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze nella medesima lingua italiana, nel rispetto dell’autonomia delle scuole.

Articolo 6 – Norme finali

  1. Le province di Trento e Bolzano provvedono alle finalità del presente regolamento nell’ambito delle competenze ad esse spettanti ai sensi dello Statuto speciale e delle relative norme di attuazione e secondo quanto disposto dai rispettivi ordinamenti.

  2. Le disposizioni del presente regolamento si applicano anche alle scuole con lingua di insegnamento slovena, fatte salve le modifiche ed integrazioni per gli opportuni adattamenti agli specifici ordinamenti di tali scuole, nel limite massimo di 36 ore settimanali per le classi funzionanti a tempo normale di cui al precedente art. 5 comma 6.

  3. Ai sensi dell’art. 2, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2010, n. 165 le disposizioni del presente regolamento non possono essere disapplicate o derogate da norme contrattuali.


Articolo 7 - Abrogazioni

1. Sono abrogate le seguenti disposizioni:

  1. articolo 1, comma 630, penultimo periodo, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;

  2. articolo 6 , articolo 10, commi 1, 2, 3 e 4 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59;

  3. articolo 12, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59;


2. E’ altresì abrogata ogni altra disposizione comunque incompatibile con quelle del presente regolamento.

3 Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana.



Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.


Nota del Ministro Maurizio Sacconi

Nota del Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica in merito all’Atto di indirizzo generale del Ministro Sacconi

Il Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica, diretto dal prof. Adriano Pessina, in merito all’Atto di indirizzo generale del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali dichiara:

L’atto d’indirizzo generale del Ministro Maurizio Sacconi porta finalmente chiarezza e mette in evidenza qual è il dovere essenziale di uno Stato di diritto, e in particolare delle strutture che per loro natura sono preposte alla cura e all’assistenza: in nessun caso risulta legittimo l’abbandono assistenziale di chi non è in grado di provvedere autonomamente a se stesso. Il pronunciamento giuridico sul Caso Englaro, del resto, non può e non deve diventare normativo per un intero Paese, sia perché la stessa formula della sentenza prevede la possibilità e non l’obbligo della sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione, sia perché il nostro Paese ha sottoscritto, come è stato giustamente ricordato dai Sottosegretari di stato Francesca Martini ed Eugenia Roccella, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che nel punto F dell’articolo 25 afferma il dovere da parte degli Stati di «prevenire il rifiuto discriminatorio di assistenza medica o di prestazioni di cure e servizi sanitari o di cibo e liquidi in ragione della disabilità».
Per una persona in stato vegetativo, l’alimentazione e l’idratazione, quando servono al loro scopo, e cioè fornire sostegno a una persona che non ha particolari patologie in corso, e che non sta morendo, risultano sempre doverose. Il dibattito su alimentazione e idratazione è oggi viziato da una confusione pericolosa, che equipara le situazioni cliniche delle persone in stato vegetativo con quelle di coloro che sono nella fase terminale dell’esistenza, affette da patologie giunte allo stadio conclusivo, e a volte assistite negli Hospice. In questi ultimi casi, qualora l’idratazione e l’alimentazione non ottenessero il loro scopo, e si valutassero questi trattamenti sproporzionati alla situazione clinica, potrebbero essere giustamente sospesi. Al contrario, non risulta motivata la sospensione in nome del fatto che una persona dipende da altri per il suo sostentamento o non potrà riprendere una coscienza relazionale, come nei casi delle persone in stato vegetativo o nelle demenze senili gravi. Uno stato laico e aconfessionale può farsi garante della democrazia soltanto quando impedisce che si attuino forme di discriminazioni ingiuste fra le persone in nome di private concezioni della dignità della vita. A sessant’anni dalla “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” resta normativo, per ogni democrazia sostanziale, il riconoscimento della pari dignità di ogni uomo, al di là delle sue condizioni di salute, età, etnia e convincimento religioso. In un momento in cui il dibattito pubblico sembra incentrato soltanto sulla valorizzazione del diritto di rifiutare cure e trattamenti, e la medicina e la tecnologia vengono rappresentate emotivamente come le potenziali nemiche dell’uomo e della sua condizione di finitezza e mortalità, questo indirizzo pone di nuovo al centro dell’attenzione il primato del prendersi cura, dell’assistenza e della solidarietà, come forme proprie di tutte le strutture che sono preposte alla Salute e alle politiche sociali. Il primato della cura e dell’assistenza non va contrapposto alla libertà di programmazione dei trattamenti, alla valutazione della proporzionalità delle cure e degli interventi, ai diritti di scelta rispetto alle prassi terapeutiche, al rifiuto dell’accanimento clinico, perché sono le due facce della stessa logica di riconoscimento della dignità umana.



Centro di Ateneo di Bioetica
Università Cattolica del Sacro Cuore
Via Nirone 15, 20123 Milano
Tel. 02.7234.2922
Fax 02. 7234.2207
E-mail: centrodibioetica@unicatt.it
http://www.centrodibioetica.it/

lunedì 15 dicembre 2008

Tavolo di confronto in Piemonte

Con il saluto e l’introduzione del card. Poletto ha avuto inizio sabato scorso a Torino, presso la Casa Madre dei Salesiani, il “Tavolo di confronto” promosso dalla Commissione Mista tra la C.E.P. (Conferenza Episcopale Piemontese) e i Superiori Maggiore, Madri generali e Madri Provinciali che aveva come obiettivo di offrire un’occasione privilegiata per entrare maggiormente in dialogo sulla RIPROGETTAZIONE DELLE PRESENZE CARISMATICHE NEL TERRITORIO ED IPOTIZZARE INSIEME, CRITERI E STRATEGIE PER IL FUTURO salvaguardando la testimonianza dell’unità nella fraternità pur nella complessità delle varie esigenze.
Al tavolo si sono susseguiti tre interventi, molto interessanti e concreti, da parte di padre Fabio Ciardi (OMI), mons. Giuseppe Guerrini, Vescovo di Saluzzo, incaricato per la vita consacrata e fratel Giovanni DALPIAZ (OSBcam).
Erano presenti in sala, oltre al card. Severino Poletto, i Vescovi di Asti, di Mondovì, di Pinerolo e di Saluzzo; 5 tra Vicari episcopali e delegati (Torino, Asti, Acqui Terme, Ivrea, Novara); 15 Superiori maggiori e delegati della CISM e 37 Madri e delegate dell’USMI.
L’incontro si è svolto in una perfetta sintonia, ascolto attento e partecipato.
Ora l’iter prevede una risonanza nelle varie realtà della C.E.P, della CISM, USMI regionale e nella Commissione mista per poi giungere, se lo si riterrà opportuno, ad una “Dichiarazione d’Intenti tra le varie componenti del Tavolo".

Suore rapite

PREGHIAMO PER LE SUORE DI CUNEO RAPITE IN KENYA


Nell’indifferenza più totale è calato il silenzio dei mass-media su suor Caterina Giraudo e suor Maria Teresa Olivero, entrambe di Cuneo. Ricordiamo che le due religiose sono state rapite lo scorso 10 novembre in Kenya da ribelli somali. Esse operavano come missionarie in Africa da oltre 35 anni, a tutt’oggi non si hanno notizie sulla loro condizione di vita né i sequestratori hanno avanzato particolari modalità di riscatto. Invitiamo pertanto le comunità ecclesiali delle nostre diocesi a pregare per queste due missionarie rapite, a ricordarle nei momenti di preghiera che si succederanno nel periodo natalizio così denso di suggestive celebrazioni liturgiche. Non dimentichiamole! E con loro facciamo memoria nelle nostre celebrazioni di tutte quelle persone e situazioni ove la violenza, l’odio, la guerra sono ancora oggi purtroppo una tragica realtà; vivere bene il Natale è anche questo: ricordarsi di chi vive situazioni disperate e rivolgere al Signore la nostra umile e semplice preghiera affinché i misteriosi canali della Sua Grazia tocchino il cuore dei malvagi e portino consolazione a chi è nel dolore nella sofferenza.




Don Mario Bandera
Commissione Regionale Missionaria
Piemonte - Valle d’Aosta








La Chiesa on line

LA CHIESA ON LINE : link delle agenzie specializzate

Bollettino della Santa sede. Comunicati ufficiali, discorsi, documenti.

Radio Vaticana. In tutte le lingue. Per tutto il mondo.

VIS. Vatican Information Service. Notiziario giornaliero in quattro lingue.

Fides. Del dicastero vaticano De Propaganda Fide.

Asia News. Con direttore il sinologo p. Bernardo Cervellera. Anche in inglese e in cinese.

Zenit. Agenzia internazionale in sette lingue tra cui l'arabo.

ACI Prensa. In spagnolo e portoghese. Sull’America latina ma non solo.

CNA. Catholic News Agency. Creata da ACI Prensa per i cattolici di lingua inglese in tutto il mondo.

UCA News. Union of Catholic Asian News. Con corrispondenti in tutta l'Asia.

SIR. Servizio Informazione Religiosa. Dei vescovi italiani.

CNS. Catholic News Service. Dei vescovi degli Stati Uniti.

InfoCatho. Dei vescovi francesi.

i.media. Agenzia francese specializzata sul Vaticano. Solo per abbonati.

KIPA/APIC. Agenzia cattolica svizzera, in tedesco e in francese.

KNA. Katholische Nachrichten-Agentur. Sede centrale Bonn.

KathNet. Il mondo cristiano visto dall'Austria. In tedesco

Kathpress. Agenzia d’informazione cattolica pubblicata a Vienna.

CW News. Catholic World News. Dagli Stati Uniti.

MISNA. Missionary International Service News Agency, in più lingue. Sul sud del mondo.

H2O News. Notizie audio/video/testo sulla Chiesa, in nove lingue tra cui l'arabo. A servizio dei media cattolici.

Adista. Notiziario cattolico progressista.

ENI. Ecumenical News International. Da Ginevra.

RNS. Religion News Service. Copre ebraismo, cristianesimo, islam, religioni asiatiche.

sabato 6 dicembre 2008

Rinnovo cariche CISM-AVC

AVVISO


RINNOVO CARICHE NELLA CISM REGIONALE E NELL’ASSOCIAZIONE VITA CONSACRATA

Si comunica che in data 14 novembre 2008, nella mattinata, si è svolta l’annuale assemblea regionale CISM nella quale è stato rinnovato il consiglio di presidenza composto dai seguenti confratelli:

PRESIDENTE: don PELLINI Sergio (sdb) 3° triennio
VICE PRESIDENTE: fra TRIVELLIN Gabriele (ofm) 1° triennio
TESORIERE: fratel COLICO Roberto (fsgc) 3°triennio
SEGRETARIO: padre RIZZELLO Raffaele(op) 4° triennio
CONSIGLIERE: padre LOVERA Roberto (cm) 2°triennio
CONSIGLIERE: padre RAMASSO Venanzio (sm) 1° triennio
CONSIGLIERE: fratel DA CAMPO Lino (fsf) 1° triennio

ASSOCIAZIONE VITA CONSACRATA IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

PRESIDENTE: don PELLINI Sergio (sdb) 2° triennio
VICE PRESIDENTE: madre DONATI Eugenia (Suore S.Natale) 2° triennio
TESORIERE: padre LOVERA Roberto (cm) 2° triennio
SEGRETARIA: sr.ABATEMARCO Adriana (Suore S.Giuseppe) 2° triennio
CONSIGLIERE: fratel COLICO Roberto (fsgc) 2° triennio
CONSIGLIERA: madre SCARAMBONE Noemi (Suore S. Anna) 2° triennio
CONSIGLIERE: padre RIZZELLO Raffaele (op) 2° triennio
CONSIGLIERA: madre SIDA Myriam (Suore Carità S. Maria) 2° triennio
CONSIGLIERA: madre SOCI Alessandra (Domenicana) 1° triennio

REVISORE DEI CONTI: Dott. CAVALITTO Alessandro
REVISORE DEI CONTI: Sig.ra TUNINETTI Annamaria




P.S.
Un grazie cordiale a nome de
i confratelli e delle consorelle per aver accettato di continuare a servire i religiosi/e nella nostra Regione e nella Chiesa. L’impegno resta quello di camminare insieme!

Verbale PG-VI.CO

Associazione Vita Consacrata
Commissione PG VI.CO

Verbale n. 6

Oggi, mercoledì 26 novembre 2008 , alle ore 16,30, in Piazza Maria Ausiliatrice, 35 Torino, c/o l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, si riunisce la Commissione di Pastorale Giovanile-Vita Consacrata (PG-VI.CO)


All’ Ordine del giorno:
Preghiera
1. Presentazione in sintesi dell’incontro del 12 ottobre 2008.
· Condivisione degli obiettivi e finalità della giornata mondiale per le vocazioni
· Organizzazione delle due Fontane affidate alla Commissione PG-VI.CO
§ dell’ascolto e formazione
§ della riconciliazione
2. Descrizione del percorso formativo per la commissione
· Contenuti e struttura delle due giornate di formazione
3. Comunicazioni
4. Varie

Dopo la preghiera, preparata e condotta da Fra Claudio, sul tema biblico: “Con la Vostra perseveranza salverete le vostre anime” (Luca 21, 12-19), si procede alla verifica dei presenti.

Risultano presenti:
Fra Claudio Passavanti (FM Capp.), sr Ivana Milesi (FMA), Don Sergio Pellini (sdb), Padre Giuseppe Giordano (SJ), sr Noelia da Silva Alues (Suore S.Anna), sr Elena Ronchi (Cottolengo), sr Martina Baesso (S. Giovanna Antida), sr Cesarina Corioni (Miss. Consolata), sr Ausilia Smiderle e sr Federica Battistella (San Gaetano), Sr Enrica Bonino (Ausil. Purgatorio) sr Maria Goretti Denaro (Mariste), e sr Adriana Abatemarco (ISSG) e Padre Pasquale Pagliuso ((Murialdo).

Risultano assenti, in alcuni casi giustificati/e:
don Alberto Martelli (sdb), Padre Graziano Ghiani (Somaschi), don Danilo Magni (Murialdo), P. Maggiorino Stoppa (FM), sr Aurora Cossu (Miss. Consolata), Sr Gloria Padayhag (Suore S. Anna), sr Elena Oioli (Fran. Miss. Maria), sr Marcella Gariglio (UDST).

Don Danilo Magni, ha inviato Padre Pasquale Pagliuso a rappresentarlo, con la comunicazione che d’ora in avanti P. Pagliuso lo sostituirà nella commissione.
E’ presente anche la Signorina Claudia Sini (volontaria don Bosco) invitata da sr Ivana Milesi a seguito suggerimento di allargare la commissione a più componenti in vista dell’evento di maggio da preparare.

Come primo momento si avvia la lettura del verbale della precedente seduta, soffermandosi dopo ogni punto, per il confronto e riflessione.
1° punto del Verbale: Pubblicazione Libretto: ORIZZONTE GIOVANI.
Si segnala la necessità di velocizzare la correzione della seconda parte, perché i dati della pubblicazione, raccolti a partire dal mese di marzo u.s. potrebbero risultare, per alcuni casi, già obsoleti.
Si delibera per il numero delle copie da stampare: la quantità minima proposta sarebbe di 2000 copie. Si valuterà come diffonderli tra gli istituti e pubblicizzarli.

2° passaggio del verbale: Proposta del CRV per la partecipazione all’incontro del 12 ottobre, in viale Thovez. Il motivo è preparare l’evento di maggio 2009, Giornata mondiale delle Vocazioni. Sr Ivana e Fra Claudio che hanno partecipato a questo e ad un successivo incontro a livello regionale, ne danno relazione, ne illustrano gli sviluppi e gli impegni presi, e distribuiscono il programma in sintesi della veglia e della giornata.
Il primo obiettivo dei coordinatori è stato di assicurare la presenza dei Giovani, in un fine settimana problematico perché affiancato alla festività del 1° maggio. E’ stato interessato e ha dato l’adesione all’animazione e alla presenza il Gruppo (qualche centinaio di giovani) della Comunità di sr Elvira.
Sr Ivana descrive il programma della Veglia di preghiera, del prosieguo notturno, con l’apertura della varie Tende che resteranno aperte e attive, fino alla mattinata inoltrata. Seguirà la preparazione del gruppo alla celebrazione della Liturgia Eucaristica in Santuario, presieduta dal Cardinale di Torino e trasmessa in diretta su Rai 1.
Riferiscono Fra Claudio e sr Ivana, che come Commissione ci siamo assunti l’impegno della preparazione di alcune Tende, tra cui: La Tenda della Riconciliazione, e quella dell’Ascolto e della Formazione.
Ora dobbiamo organizzarci per trovare persone di riferimento per ogni Tenda, reperire e produrre materiale, scambiarci idee e proposte – anche via e-mail, per poter concretizzare un percorso utile ai giovani, sul modello di Loreto. Nel mese di gennaio 2009, bisognerà iniziare concretamente a preparare l’evento.
Altre Tende previste dal programma, Tende della Vocazione, della Parola e dell’Eucaristia, la prima è stata assunta come impegno dalle Suore Apostoline di Roma.
Alcune delle presenti, riferiscono l’esperienza di Loreto a cui hanno partecipato, e descrivono in modo sommario la disposizione e sistemazione delle Tende (in quel occasione chiamate Fontane).

Si passa allo scambio di consigli e ipotesi e impegni:
- preparare materiale anche a livello cartaceo da mettere a disposizione dei giovani.
- Reperire e predisporre VIDEO o PowerPoint, con taglio vocazionale
- Privilegiare delle serie di messaggi brevi ma incisivi.
- Utilizzare slogan desunti da canzoni conosciute ai ragazzi, affiancati e alternati e a messaggi biblici…
- ecc…

L’organizzazione della serata di sabato 2 maggio ’09, prevede:
² Dalle ore 18.00 alle 22.00 Accoglienza, festa, gruppi musicali, testimonianze, ecc…:
² Dalle ore 22.00 alle 24.00: Fiaccolata
² Dalle ore 24.00 al mattino del 3 maggio: Accensione e apertura delle Tende.

Si ipotizza la disposizione e l’allestimento della Tenda della RICONCILIAZIONE.
È importane pensare ad un itinerario a più tappe che aiuti il giovane all’incontro con un sacerdote. Si propone un passaggio dal “grazie” al “perdono”.
Creare nella tenda un clima di silenzio e di raccoglimento, utilizzando musica di sottofondo (canti gregoriani…), e studiare il modo di invitare i giovani ad entrare e sostare nella tenda.
Distribuire la VIA-CARD, già collaudata in ambito Salesiano.
Reperire Sacerdoti disponibili per le confessioni, a questo compito si impegnerà Fra Claudio.

Si passa ad abbozzare l’organizzazione della Tenda della FORMAZIONE e dell’ASCOLTO..
Anche per questo spazio-Tenda, è importante creare il clima giusto, valorizzare la dimensione dell’ascolto…
Si consiglia di utilizzare messaggi in slogan, che aiutino i giovani ad interrogarsi sulla vita, sulle scelte, sui valori…. Ecc… Messaggi che li aiutino ad ascoltare se stessi…, ad ascoltare il grido dei poveri, …. ad ascoltare l’altro…. ad ascoltare la Voce di Dio.
È estremamente importante trovare persone disponibili ad ascoltare i giovani.

Viene chiesto ai presenti la disponibilità per iniziare ad coordinare idee e materiale.
- Per la Tenda della Riconciliazione, referente Fra Claudio.
Collaborano: P. Graziano, don Dino, sr Ausilia.
- Per la Tenda dell’Ascolto/Formazione, referente sr Ivana.
Collaborano: sr Federica, sr Aurora, sr Noelia, sr Martina e Claudia.

Si porta quindi a termine la lettura della seconda parte del verbale. Viene chiesto di non moltiplicare gli incontri, ma valorizzare quelli già programmati. Più saggio sarebbe, rimandare i due momenti formativi al 2010, per dare più spazio e tempo alla preparazione dell’evento Vocazionale del 2009.
Tutti concordano con questa proposta formulata da don Pellini.

Padre Giordano si congeda dal gruppo assicurando di segnalarci il nominativo di un suo confratello, che già opera nella pastorale giovanile all’Istituto Sociale di Torino, per l’inserimento nella Commissione.

Esauriti i temi in agenda e abbozzato il presente verbale, la seduta si scioglie, alle ore 18.30.


Verbalizza:
sr Adriana Abatemarco

Diploma Teologia per Religiosi/Religiose








Le Pichon


Scuola Cattolica

Da “Il corriere della sera” 05.12.2008

__«Non è solo per il taglio da 130 milioni, sono 10 anni che il finanziamento si è inceppato»
La Cei contro il governo: pronti a mobilitarci contro i tagli a scuole cattoliche.
Il direttore dell'ufficio per l'educazione: «Le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese»

ROMA - La Chiesa cattolica si schiera contro il governo a causa della riduzione delle risorse per le scuole cattoliche.
I nuovi tagli agli istituti scolastici paritari, previsti dalla finanziaria del governo Berlusconi, aprono una «crisi» e presto «le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese» ha affermato monsignor Bruno Stenco, direttore dell'Ufficio nazionale della Cei (la Conferenza episcopale italiana) per l'educazione.

SCUOLE A RISCHIO DEFAULT - In questa situazione di tagli alla scuola paritaria - ha spiegato monsignor Stenco - «non si tratta di restituzione: a questo punto si è aperta una crisi molto più profonda e le federazioni delle scuole cattoliche presto si mobiliteranno in tutto il Paese». Secondo monsignor Stenco «qui si vuole la scuola statale e la scuola commerciale, lo stato e il mercato ma non il privato sociale che rappresentiamo noi e che fa la scuola non per interesse privato, ma per interessi pubblici». «Tra stato e mercato - si è chiesto l'alto prelato - perchè colpire proprio il privato sociale?». «Non è il taglio da 130 milioni di euro di adesso che fa scoppiare la scuola cattolica - ha aggiunto monsignor Stenco -. Il punto è che sono dieci anni che il finanziamento si è inceppato. Può una scuola parrocchiale, ad esempio, permettersi ogni anno una passività di 20,25 mila euro? Dopo 10 anni che cosa è divenuta? 250 mila euro. E il contributo dello Stato - ha concluso il direttore dell'ufficio Cei per l'educazione - serve a malapena a pagare gli stipendi».

TREMONTI - La Conferenza episcopale italiana rimprovera in particolare al ministro dell'Economia Giulio Tremonti di colpire di nuovo la scuola cattolica. «Guarda caso nel 2008 ripete la stessa manovra del 2004: taglia per tre anni consecutivi 130 milioni di euro alla scuola cattolica. È un film già visto: si continua a colpire il sistema paritario», ha affermato ancora monsignor Stenco. «Nel 2000 - ha spiegato monsignor Stenco - la legge sulla parità scolastica ha previsto un contributo di 530 milioni di euro per tutto il sistema delle scuole paritarie, mentre la spesa per la scuola statale è di 50 miliardi. Il contributo, dello 0,1%, è quindi già irrisorio». «Nel 2004, - ha proseguito il vescovo - per tre anni consecutivi Tremonti ha tagliato 154 milioni sui 530 di contributo totale, cioè il 33%. La scuola cattolica ha taciuto - ha aggiunto monsignor Stenco - e li abbiamo recuperati anno per anno con emendamenti, con fatica e con ritardi. Ora, però, il ministro ripete la stessa manovra». «La Chiesa adesso - ha concluso monsignor Stenco - deve tirare le sue conseguenze perchè senza contributi le scuole dell'infanzia non vanno avanti e di certo rischiano di chiudere».

giovedì 27 novembre 2008

Corso di Aggiornamento

Sindone


Programmazione USMI


Anno 2008/2009


Settore della Pastorale
Giovanile e Vocazionale

Viale Rimembranza 86 – Pinerolo To

Tel 3384586042 –lilianarenaldo@gmail.com


Comunico
a tutte le Superiore Generali e Provinciali che il 3 maggio
2009 saremo impegnate per la

GIORNATA MONDIALE PER LE VOCAZIONI.


L‘Ufficio CEI, del Centro Nazionale Vocazioni, ha scelto per il 2009, il Piemonte e la Valle d’Aosta per la preparazione e la celebrazione di questa giornata.

Il Centro Regionale Vocazione e l’USMI regionale (settore della pastorale giovanile e vocazionale), hanno convocato, nella giornata del 12 ottobre 2008, le religiose, i religiosi, sacerdoti e laici, per un incontro informale e contenutistico sultema della giornata mondiale che ha come titolo:


SO A CHI HO DATO LA MIA FIDUCIA” (2 Tm1,12).


Il relatore è stato don Beppe Roggia (SDB),
che ci ha dato i criteri per lavorare alla preparazione, ispirati alla condivisione dei carismi e nella comunione.


Nei lavori di gruppo sono scaturite proposte concrete e interessanti che attualmente sono al vaglio di un piccolo comitato per l’organizzazione logistica della giornata.

1 - Le date: 2 maggio sera, dalle 18 in poi
(possibilità di dormire in loco) e il 3 maggio al mattino, con la celebrazione Eucaristica presieduta dal Card. Severino Poletto e da alcuni Vescovi del Piemonte, ripresa da Rai1.

Saranno presenti alla celebrazione, anche “gli amici del Monastero Invisibile”, per il loro incontro annuale.

2 - Il luogo: Il Santuario Mariano di Vicoforte di Mondovì (CN)

3 - Le modalità: Ore 18 del sabato 2 maggio - accoglienza dei giovani con gruppi musicali e brevi testimonianze significative.

Cena – Veglia di preghiera con l’intervento di tre Vescovi del Piemonte (non più di 5 minuti ciascuno).

Mons. E. Masseroni – Vescovo di Vercelli

Mons. G. Mana – Vescovo di Biella


Mons. L. Pacomio – Vescovo di Mondovì

Alle ore 24 apertura delle “fontane della luce” (fontana della vocazione, fontana della Parola e dell’Eucarestia, fontana dell’ascolto e della formazione, fontana della
riconciliazione).

Tutte le altre informazioni, soprattutto quelle logistiche, saranno date al prossimo incontro del 15 febbraio 2009 a VISCHE.


4 – Tutte le Suore che lo desiderano possono partecipare a queste giornate, sia nella preparazione, sia per viverle con intensità insieme ai loro giovani.

Siamo invitate tutte a sentirci
impegnate e a dare il meglio di noi stesse, nel coinvolgere i giovani dei nostri gruppi giovanili congregazionali e parrocchiali. Soprattutto nel far conoscere l’iniziativa ai Parroci.




7 – 8 Marzo 2009

Convegno Regionale USMI - Susa - Villa S. Pietro, Str. Statale, 24

Relatore – P. Erminio Antonello (Vincenziano)

Tema:

L’alterità e la vita fraterna come luogo della Testimonianza Vocazionale.

Per tutte le Suore che sono inserite nella pastorale
non…. solo giovanile.


Ai momenti contenutistici si alterneranno delle indicazioni ed esperienze a carattere pastorale.



21 – 23 agosto 2009

Esercizi Spirituali per ragazzi “over 19” - a Sampeyre Val Varaita.


27 – 30 agosto 2009

Esercizi Spirituali per ragazze “over 19” - a Pella sul Lago d’Orta.



Il tema: (quello della giornata mondiale)


SO A CHI HO DATO LA MIA FIDUCIA” (2 Tm1,12).




E….per chi fosse interessata a condividere i carismi nella comunione:







Una proposta di capodanno “alternativo” a Etrouble

Valle d’Aosta dal 30 dicembre al 2 gennaio 2009

(presso la casa S. Cuore, gestita dalle Suore Salesiane)

con possibilità di salire anche solo per il 31 mattina e il I° gennaio .


Le Suore sono invitate per accompagnare i giovani.

Notizie precise saranno date a chi si iscrive.



Un saluto cordiale a tutte e l’augurio per un BUON AVVENTO.



Sr. Liliana Renaldo

USMI Pastorale giovanile e vocazionale