venerdì 19 novembre 2010

Convegno " Il Vangelo nelle opere di carità "




Anche un seminario afferma una presenza

Con un po’ di temerarietà, o forse di ingenuità, al Seminario di Assisi nell’ottobre 2009 avevamo annunciato di voler celebrare anche a Torino un simile incontro delle Religiose e dei Religiosi del Piemonte e Valle d’Aosta dell’area della Solidarietà sociale. Sarebbe stata anche l’occasione per far conoscere gli atti dell’evento nazionale.

Gli Atti sono usciti in primavera, tuttavia si faceva fatica a concretizzare qualcosa localmente. Sempre qualcosa di più urgente; e poi l’annosa difficoltà di contattare e confrontarsi con i possibili destinatari: chi aveva partecipato all’inchiesta preparatoria di Assisi e chi di fatto là c’era stato. E dire che si era più di 70!

Beh, sabato 13 novembre, finalmente ce l’abbiamo fatta, con la partecipazione di quasi una settantina tra religiose, religiosi e laici impegnati nelle opere sociali in Piemonte. Il Seminario “Il Vangelo nelle opere di carità” si è aperto con la preghiera e la benedizione di Mons. Franco Ravinale, vescovo di Asti e delegato Cep per Pastorale carità e immigrazione. Una presenza cordiale che ha apprezzato quanto il mondo dei religiosi compie in questo settore e ha inaugurato simbolicamente e istituzionalmente una nuova rete di rapporti con la Chiesa che è in Piemonte. E poi saluti, interventi, riflessioni. Al dott. Pier Luigi Dovis, Direttore Caritas diocesana di Torino, si era chiesto di delinearci “la situazione della povertà e dell’esclusione nel Piemonte in tempo di crisi”. Non sì è sottratto al compito. Con competenza ha condiviso numeri, analisi, prospettive che raccontano la passione di chi da anni “sta sul pezzo”, ovvero i poveri li incontra, li ascolta, e la carità la sa organizzare. E poi Madre Viviana Ballarin, presidente nazionale USMI e don Wladimiro Bogoni, coordinatore nazionale area Solidarietà CISM, riprendendo le conclusioni di Assisi 2009, con la loro presenza, anche faticosa - specie per don Wladi - che veniva appositamente da Roma, hanno voluto significare l’incoraggiamento per un lavoro della carità che sappia fare reti, creare sinergie, raccontarsi e raccontare le esperienze positive.

Una giornata possibile grazie al contributo dell’Associazione Vita Consacrata e dei presidenti Cism e Usmi regionali, Suor Giovanna Prosperi e don Sergio Pellini che hanno partecipato anche con i loro interventi.

Nella seconda parte si è dato spazio ai lavori di gruppo per aree di intervento. Quella sui minori più omogenea e più nutrita, per tutti comunque una prima occasione di incontro apprezzata perché aperta a nuove e finora inedite collaborazioni.

Sono convinto che anche questo seminario, se ce ne fosse stato bisogno, ha reso più evidente il modo di religiosi e religiose, di essere presenti in Piemonte accanto a chi fa più fatica, e lo abbiamo affermato con forza: noi da quella parte vogliamo stare, anche se non gridiamo, non andiamo in televisione, non riempiamo le trasmissione gridate. E’ un modo semplice, umile…..e anche un po’ piemontese. Ma questo non vuol dire che rinunciamo al nostro compito profetico di alzar voce, quando i diritti vengono disattesi o peggio calpestati….per essere sempre voce di chi non ha voce.

Ci attende tanto lavoro. In tempo di complessità anche la solidarietà ha bisogno di progettualità, di diversificare tempi e modalità di azione. Beh, è un patrimonio, un’eredità che ci hanno lasciato i nostri santi fondatori.

Don Domenico Ricca sdb

Referente regionale CISM Area Solidarietà e Servizi sociali

relazione Pierluigi Dovis direttore Caritas Torino


Inaugurazione campanile Faà Di Bruno


SABATO 11 DICEMBRE ORE 10

ISTITUTO FAA' DI BRUNO- Via San Donato Torino

Con la presente la Congregazione della Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio ha il piacere di invitarvi all'inaugurazione del Campanile della chiesa di Nostra Signora del Suffragio, opera che è stata voluta dal beato Francesco Faà di Bruno nella seconda metà dell’800 per dare al Borgo San Donato e alla Congregazione religiosa da poco istituita un luogo di preghiera e di raccoglimento.

L’annesso campanile, progettato direttamente dal Beato, famoso matematico, fisico, astronomo, ed anche abile architetto, è ancora oggi l’edificio in muratura tradizionale più alto della città e vede l’applicazione di particolari leggi di statica non riscontrabili in altre opere della città. Il campanile si innalza su una pianta quadrata di circa 5mt di lato per un’altezza di 75mt, fu progettato e realizzato in muratura tradizionale ma introducendo elementi portanti metallici atti al sostegno della cella campanaria posizionata a 35mt d’altezza.

Costruzione ardita, studiata da architetti e fisici come esempio unico nel suo genere, ha subito negli ultimi mesi lavori di restauro che l’hanno arricchita di scala interna, agevole e in sicurezza, per poter accedere fino alla cella campanaria.

Il campanile potrà quindi essere aperto al pubblico e offrire una splendida vista sulla città.

La vostra presenza alla cerimonia di inaugurazione sabato 11 dicembre alle ore 10, unitamente a quella di Sua Eccellenza Mons. Cesare Nosiglia, nuovo vescovo di Torino, sarebbe un grande piacere per la Congregazione e per tutte le realtà che operano all’interno dell’Istituto Faà di Bruno.

In attesa di potervi incontrare per l'occasione, vi porgo i miei più cari saluti

Prof. Giuseppe Paris

sabato 6 novembre 2010

Incontro giovani & Mons.Nosiglia


Venerdì 19 novembre, ore 20.30 Chiesa del Santo Volto
Cari amici,
permettete che vi chiami così anche se non ci siamo ancora conosciuti di persona, ma dal momento che il Papa mi ha nominato arcivescovo di Torino ho subito pensato a voi come ad amici. Per questo desidero incontrarvi ancora prima del mio ingresso in Diocesi che farò il 21 Novembre, Domenica di Cristo Re.
Vi attendo Venerdì 19 Novembre (ore 20.30), presso la chiesa del Santo Volto per pregare insieme, salutarci e vivere un’esperienza di fraternità e amicizia...
Considero questo incontro molto importante per avviare con voi un dialogo che intendo proseguire poi secondo vie e modalità permanenti che decideremo insieme. Conto su di voi per aiutarmi a inserirmi nella Diocesi con spirito di servizio generoso e fedele e con animo aperto all’ascolto e al dialogo, ma anche con l’entusiasmo e la carica di fiducia e di speranza che voi giovani e ragazze potete offrirmi.
Chi più di voi infatti può indicarmi le vie del futuro, su cui camminare insieme con coraggio per annunciare a tutti Gesù Cristo e il suo vangelo di riconciliazione e di pace, e vivere il suo amore nel servizio ai più poveri e sofferenti?
Chi più di voi può aiutarmi a consolidare e mantenere vivo lo spirito missionario della Diocesi, sia verso le Chiese dei Paesi dove già operano numerosi sacerdoti, religiosi, religiose e laici, sia nelle nostre terre verso tanti giovani, adulti e famiglie che vivono ai margini delle comunità cristiane o si sono allontanati da esse?
Il volto di una Chiesa giovane, non scoraggiata e rassegnata di fronte alle sfide dei nostri tempi e forte nella sua testimonianza, non dipende certo solo da voi, ma è compito di ogni cristiano: voi potete però investire i vostri ideali, progetti e sogni di rinnovamento, nella Chiesa e contribuire così a renderla sempre più bella e coerente nel vivere la sua fede in Gesù Cristo, nel suo impegno di difendere e promuovere la dignità di ogni persona, nell’edificare una società più giusta, solidale e pacifica.
Vorrei che questo mio invito potesse raggiungere, attraverso voi giovani e ragazze delle parrocchie, associazioni e movimenti, tanti vostri coetanei che vivono ai margini o lontani dalla Chiesa. Nei vari luoghi dove essi si incontrano, fate risuonare il mio desiderio di conoscerli e invitateli a partecipare.


Vi saluto a uno a uno, vi attendo con gioia e vi benedico di cuore


+ Cesare Vescovo

Torino, Solennità di Tutti i Santi, 1 novembre 2010

venerdì 5 novembre 2010

Convegno CISM Segrate


ANS – Milano) – La Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori (CISM), che quest’anno celebra 50 anni, è riunita in assemblea dal 2 al 6 novembre, a Segrate, Milano. Di particolare interesse gli interventi del Presidente CISM, il salesiano don Alberto Lorenzelli.

La Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori ha iniziato martedì 2 novembre l’annuale Assemblea Generale dal titolo “Vita religiosa in Italia. Progetti per il futuro”. L’iniziativa, che quest’anno celebra anche il 50° anniversario dell’organismo, si propone di presentare “un percorso di valutazione ecclesiale del servizio della CISM alla vita religiosa in Italia e, al tempo stesso, attivare un ‘esercizio di speranza’ che non nasconda le difficoltà del presente, ma offra ragioni per una capacità in futuro”.

Interessanti gli interventi del Presidente della CISM, don Lorenzelli, tenuti in occasione dell’apertura dell’assemblea e della prima giornata di lavoro, il 2 e il 3 novembre. Nella prolusione d’apertura, facendo un’attenta disamina delle difficoltà che la vita religiosa incontra in Italia, don Lorenzelli ha affrontato dapprima il tema della scuola cattolica paritaria e l’esigenza di un sostegno “effettivo” e non “formalistico” per gli oltre 2360 istituti scolastici gestiti da Istituti religiosi; quindi, le problematiche derivanti dalla legislazione recente in materia di attività apostoliche. In conclusione, per celebrare il 50° anniversario della CISM, ha ricordato e ringraziato gli 8 Presidenti emeriti e i 7 Segretari Generali succedutisi dal 1960.

Nell’intervento di mercoledì 3, il Presidente Nazionale ha invece sottolineato come il compito dei religiosi sia quello di “narrare e testimoniare in modo semplice e popolarmente comprensibile, che è possibile conoscere,amare e sentire Dio e che questo è alla portata di tutti”.

Per cui, secondo don Lorenzelli, diviene importante che la vita consacrata sia anche luogo di contemplazione che diviene incessante ricerca di Dio. “Se le comunità religiose non sono centri contemplativi dove il segreto di Dio può toccare i cuori degli uomini e delle donne del nostro tempo, - ha affermato don Lorenzelli - esse si riducono ad essere solo istituzioni sociali, destinate ad essere sostituite da altre istituzioni sociali”.

La carenza vocazionale che porta inevitabilmente ad un ridimensionamento della presenza della vita consacrata nella Chiesa e nella società non deve intimorire. Per il Presidente CISM, poiché “la storia ha dimostrato come nei momenti più difficili la vita religiosa è sempre saputa rinascere”, la soluzione è, come indicato da Giovanni Paolo II, una “nuova evangelizzazione” che si realizza anche grazie alla vita consacrata, quando “essa forma persone spirituali che in quanto tali sono capaci d’intercettare il desiderio, la fame, l’attesa di Dio ancora vivi nella coscienza dell’uomo e della donna d’oggi”. I religiosi sono chiamati, sempre secondo don Lorenzelli, a “divenire credibili agli occhi della società”.

Nel pomeriggio don Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose, ha tenuto la seconda relazione, dal titolo “La vita religiosa in Italia (1960-2010). Trasformazioni ed inadempienze”.

PER SEGUIRE I VARI AGGIORNAMENTI DELL’ASSEMBLEA www.cism-italia.org