mercoledì 23 dicembre 2009

Auguri di Buon Natale


L'augurio più sincero

per questo Santo Natale

è che la Pace

e ogni altro "dono" del Signore

ci accompagnino

nel cammino

del Nuovo Anno.

Corso facoltà Caritas in Veritate


lunedì 21 dicembre 2009

Salesiani in festa per il 150mo di Fondazione



La Famiglia Salesiana, in questi giorni ha, con grande solennità, festeggiato il 150mo della Fondazione.
I festeggiamenti hanno visto le seguenti tappe.
* venerdì 18 dicembre
Ritiro Spirituale del Rettor Maggiore don Pascual Chavez Villanueva con il suo vicario, i Consiglieri, il Procuratore Generale, l'ispettore e il vicario regionale, la madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice con due consigliere
ore 16 conferenza della Cittadinanza Onoraria di Torino a don Chavez
ore 19.30 Messa solenne in Basilica M.Ausiliatrice con rinnovo della professione per tutti i Salesinai di Don Bosco, a cui è seguita lettura del documento di Fondazione nelle Camerette, proprio nella camera che era stata di don Bosco

* sabato 20 dicembre
Conferenza del Rettor Maggiore per tutti i membri della Famiglia Salesiana
Santa Messa in Basilica con rinnovo dei voti per le Figlie di Maria Ausiliatrice e per i Salesiani Cooperatori (altra famiglia voluta da San Giovanni Bosco)
Concerto di musica classica all'Auditorium del Lingotto

Per leggere i vari articoli sulle celebrazioni pubblicati dai giornali locali, foto, interviste ed omelie audio

** blog salesiani Piemonte-Valle d'Aosta **

** sito Salesiani Don Bosco **

** sito ANS in cui si trovano i filmati video curati da Missioni Don Bosco **





lunedì 14 dicembre 2009

DVD Sindone per ragazzi

Un giovanissimo investigatore di nome Matteo… Caronte… un poliziotto di nome Max… Crociati e Saraceni… il fotografo Secondo Pia… e poi la piccola Sara, il cardinal Borromeo, Giacomino nato nel 1898, il profeta Isaia… una simpatica suor Maria addetta alla lavanderia… la famiglia Pautasso che non vuole perdersi l’evento dell’anno a Torino…

Cosa accomuna tutti questi personaggi? Una realtà misteriosa: la Sindone.

Questi infatti sono i principali personaggi che animano le pillole di Mystery after Mystery, la prima serie in animazione che affronta alcuni dei tantissimi misteri legati al famoso, affascinante e controverso telo conservato a Torino da metà del XVI secolo.

In forma molto simpatica e diretta, con un linguaggio accessibile a tutti, ma con rigore storico e scrupolo scientifico, Mystery after Mystery racconta come la Sindone sia arrivata sino a noi, evidenzia i dubbi che la scienza ha sollevato e di alcune particolarità che ammantano la Sindone di mistero.

Tutto questo, senza fornire risposte, ma evidenziando le curiosità ed evidenziando le domande che nel corso dei secoli tutto il mondo ha posto e continua a porsi.

Dal punto di vista visivo e narrativo il progetto è stato estremamente complesso.

I contenuti che si volevano raccontare viaggiavano nel tempo, nei luoghi, e nello spazio e per ciò non si sono potuti utilizzare i sistemi classici del racconto per ragazzi.

La narrazione non segue un percorso cronologico e neppure viene legata al contesto geografico in cui accadono gli eventi.

In ogni puntata, di due minuti, spesso si concentrano eventi accaduti nell’arco di centinaia di anni ed in continenti diversi.

Il centro di ogni puntata è un evento, un mistero, un interrogativo e per affrontare questi è stato necessario mantenere tutte le libertà narrative consentite.

Un altro aspetto interessante è la mancanza di protagonisti, perché l’unico protagonista deve essere l’oggetto delle domande; non esistono costumi o acconciature perché non c’è l’ambientazione in un’ unica epoca storica; non esistono ambienti che si ripetono perché si spazia geograficamente; non esistono dialoghi perché nessuno li ha trascritti.

È un progetto che nasce da regole diverse e in questo sta la sua profonda originalità e al tempo stesso la sua diversità da tutti gli altri.

È un’opera, come dice il titolo, che si basa sui misteri e questi abbiamo cercato di raccontare.

Siamo convinti che per un obiettivo di questo tipo, il cinema d’animazione sia la forma di comunicazione ideale, perché consente ai personaggi di non avere volti, perché i volti sarebbero secondari, in quanto i personaggi sono comparse in un contesto che non c’è. Molto simile ad un antico teatrino di marionette in cui vengono raccontati degli eventi. E anche la scelta dei colori ha seguito coerentemente questa scelta stilistica: tutta la produzione è stata realizzata con tonalità neutre, per evitare di distrarre gli spettatori dal mistero narrato.

Per produrre la serie Mystery after Mystery hanno unito le loro forze Enanimation e NOVA-T, mescolando le competenze nei due settori del cinema di animazione e della produzione di programmi televisivi a soggetto educativo e religioso.

Grazie all’incontro delle esperienze maturate dalle due società nei rispettivi settori di lavoro il progetto Mystery after Mystery si è sviluppato partendo dall’idea della serie, per raccontare misteri affascinanti, coinvolgenti e attualissimi legati alla Sindone che è una realtà antichissima.

L’obiettivo è quello di cercare di catturare l’attenzione e affascinare i ragazzi su un argomento tanto unico quanto particolare. Ma con Mystery after Mystery anche gli adulti possono avere parecchio da imparare.

Il progetto ha avuto il Patrocinio del Comitato per l’Ostensione 2010 e la supervisione monsignor Giuseppe Ghiberti (presidente della Commissione per la Sindone della Diocesi di Torino) e del professor Bruno Barberis (direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino) che ha curato le revisione di tutti i dati scientifici e storici contenuti nei testi dei vari episodi.

Mystery after Mystery possiede una dimensione internazionale: oltre all’edizione italiana sono in fase di preparazione le versioni in altre sei lingue (inglese, francese, spagnolo, portoghese, polacco e tedesco).

Questa internazionalizzazione è la diretta conseguenza e conferma di quanto la Sindone di Torino sia una realtà che suscita curiosità ed interesse in tutto il mondo, e che affascina donne e uomini di tutte le culture, di tutte le età e di tutte le religioni.

Le scelte visive e grafiche rendono la serie Mystery after Mystery comprensibile ed interpretabile negli ambiti più diversi, con esperienze visive, artistiche e di comunicazione completamente differenti per la sua linearità, immediatezza e semplicità.


mercoledì 9 dicembre 2009

Strenna 2010 Salesiani Don Bosco

(ANS – Roma) – Anche per il 2010 la Strenna del Rettor Maggiore alla Famiglia Salesiana è accompagnata da un poster tematico.

Al centro dell’immagine due elementi: un giovane e l’enunciato della Strenna 2010.

Il giovane ripropone un gesto compiuto da Giovanni Paolo II il 1° giugno 1980 durante il suo primo viaggio in Francia dal 30 maggio al 2 giugno. L’azione commenta ed enfatizza il versetto dell’evangelista Giovanni che introduce l’enunciato della Strenna 2010: “Signore, vogliamo vedere Gesù”. È il desiderio dei greci che si rivolgono all’apostolo Filippo per poter vedere Gesù. Il Rettor Maggiore raccogliendo questa richiesta, la pone nel cuore dei giovani e, come il testo riporta, esorta i gruppi della Famiglia Salesiana a farsi imitatori di Don Rua “come discepoli autentici e apostoli appassionati” per portare il Vangelo ai giovani.

Il giovane indossa una maglietta sulla quale è serigrafato il quadro di Sieger Koeder, parroco emerito della Diocesi di Rottenburg-Stuttgart, dal titolo “Don Bosco burattinaio”. L’immagine, scelta da Don Chávez per commentare la Strenna 2010, esprime tutta la creatività e la missione di Don Bosco che è stato un grande evangelizzatore, un segno dell’amore di Dio per i giovani.

Il poster è una creazione grafica di Fabrizio Emigli, già autore dei precedenti poster della Strenna. Al lavoro e alla selezione ha partecipato lo stesso Don Pascual Chávez.

Il commento alla Strenna sarà presentato, come da tradizione, nel corso di un incontro del Rettor Maggiore con le Figlie di Maria Ausiliatrice il prossimo 31 dicembre e sarà accompagnato da un DVD che quest'anno promette interessanti novità.

Per leggere la Strenna completa: cliccare qui.



venerdì 27 novembre 2009

Pellegrinaggio a Belmonte Novizi/e

PELLEGRINAGGIO A BELMONTE

DEI NOVIZI E NOVIZIE DEL PIEMONTE – 21.11.2009

Carissimi confratelli e consorelle,

Ringraziamo la Provvidenza per la bella giornata che ci ha regalato il 21 novembre scorso! Mi sembra che sia andato tutto bene e che i giovani siano stati contenti. È stato bello ritrovarci in tanti…come ai vecchi tempi! Il tempo ci ha accompagnato e non potevamo chiedere di meglio.

L’accoglienza dei Frati di Belmonte è stata veramente “fraterna” e calorosa.

Ringraziamo ancora sr. Adriana per averci presentato la testimonianza di Sr. Antonella che credo abbia lasciato un segno nel cuore di tutti. Nelle sue parole scaturite dall’esperienza vissuta nella malattia troviamo una grande sapienza su cui meditare e di cui fare tesoro.

La celebrazione eucaristica è stata un altro momento forte di comunione. Ringraziamo P. Antonio per le riflessioni che ci ha proposto con affetto e calore!

Il cerchio di gioia e condivisione del pomeriggio direi che è stato proprio un bel momento sia come è stato preparato dalle varie congregazioni sia per il clima che si è vissuto insieme.

Ringraziamo tutti per aver reso bella questa giornata!

Alla prossima giornata formativa del 10 marzo!

Buon cammino!

Don Paolo Boggio



lunedì 23 novembre 2009

Conferenza Santuario Consolata 27 novembre


Vi ricordiamo il terzo e ultimo appuntamento dei Venerdì di Novembre dedicati al tema che da quattro anni stiamo portando avanti sulla relazione Fede-Ragione: “E’ intelligente credere?” Dopo il prof. Ferretti e il prof. Garelli, ascolteremo interessanti testimonianze sul tema, seguite da un dibattito aperto a tutti.

Venerdì 27 nov. Ore 20.45 in Santuario

Come sempre, per coloro che saranno impossibilitati ad intervenire di persona, è disponibile il nostro servizio di web tv all’indirizzo www.laconsolata.tv.

Cordialmente, don Marino Basso

Santuario della Consolata

via Maria Adelaide 2, IT-10122 TORINO

+39 011 4836 100 - 331 297 2605 / fax 4836 199 / Skype: Consolata_TO

C.F. 97501670018 / IBAN: IT06 E0306909 21710000 0011823

c/c postale n. 264101 / www.laconsolata.org - www.laconsolata.tv




venerdì 20 novembre 2009

Corsi Rebaudengo

Buongiorno,

con la presente segnaliamo alcune attività ed iniziative.

Il Master in Esperto nei processi educativi in adolescenza è stato completamente finanziato dalla Regione Piemonte (bando “Alta Formazione” di cui alla D.D. n.349 del 03/06/09) con D.D.n. 573 del 20/10/09. Aperte le iscrizioni fino al 25 novembre 2009!

scarica il programma


Aperte le Iscrizioni al Corso FareVideo istruzioni per l'uso scarica il programma

e al Master in Documentarismo scarica il programma


Si attiva a gennaio il Laboratorio rivolto a Psicologi, psicoterapeuti, allievi dell'Università di Psicologia iscritti almeno al terzo anno di introduzione pratica al colloquio clinico.

scarica il programma



Ufficio Comunicazione

SSF Rebaudengo

Affiliata alla Facoltà di Scienze dell'Educazione

Università Pontificia Salesiana di Roma.

Piazza Rebaudengo, 22 - 10155 Torino

Tel: (+39) 011 2340083

Fax: (+39) 011 19839086

Web: http://www.ssfrebaudengo.it

SSF Rebaudengo - Area Cospes

Piazza Rebaudengo, 22 - 10155 Torino

Tel: (+39) 011 203562

Fax: (+39) 011 2304044

Web: http://www.cospesreba.it


Conferenza Sindone 9 dicembre

giovedì 12 novembre 2009

IX Capitolo Generale Suore Cottolengo


Apertura IX Capitolo Generale Congregazione Suore di S. G.B. Cottolengo

L’apertura ufficiale del IX Capitolo Generale della Congregazione Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo è avvenuta sabato 7 novembre u.s. alle ore 16,30, a Celle Ligure (Savona), presso la Casa “Cottolengo” via Aurelia 3, con la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Severino Poletto e concelebrata dal Vicario Episcopale per la vita consacrata don Paolo Ripa di Meana e dal Padre della Piccola Casa don Aldo Sarotto.

Il tema del Capitolo è: “RISCRIVIAMO la nostra REGOLA di VITA per ‘VIVERE CRISTO’ in RINNOVATA FEDELTÀ al CARISMA e GUARDARE al FUTURO con SPERANZA”.

Le Capitolari arrivano da nazioni e culture diverse: dalla Florida (USA), dall’Ecuador (America Latina) dal Kenya e Tanzania (Africa), dal Kerala, Tamil Nadu e Karnataka (India), dall’Italia e Svizzera (Europa) e come comunità interculturale si sentono un dono le une per le altre, impegnate a vivere il Capitolo non solo come tempo di riflessione e di ricerca, ma anche come esperienza di vera fraternità, di comunione secondo gli insegnamenti di S. G. B. Cottolengo e della Chiesa.

Spinte dal “Caritas Christi…”, Suore di vita contemplativa e di vita apostolica formano un’unica Assemblea riunita nel nome del Signore per ricercare insieme, con umiltà e rettitudine, la volontà di Dio e riscoprire le ricchezze e potenzialità della Vita Consacrata cottolenghina.

Chiediamo a tutti il dono della preghiera.

Celle Ligure, 11 novembre 2009



martedì 10 novembre 2009

Concerto Gen Verde-Gen Rosso 28 novembre

Per la prima volta, dopo l’anteprima di Firenze, Genrosso (19 artisti da 9 nazioni) e Genverde (24 artiste da 13 nazioni) si esibiscono in un unico spettacolo per festeggiare i 40 anni di attività.
Canzoni, coreografie, immagini si intrecciano su un palco ideale che ha le dimensioni del mondo e abbraccia tutti i popoli della terra. Spettacolo multimediale che offre un possibile modello di integrazione armoniosa fra etnie e tradizioni. Dialogo artistico fra culture, aperto alla fraternità universale.

SABATO 28 NOVEMBRE 2009 ore 21.00
PALASPORT OLIMPICO- EX ISOZAKI
C.so Sebastopoli 123 10154 Torino

Punti vendita:
Biglietteria PalaIsozaki Corso Sebastopoli 123 tel. 011.6164543 (martedì-venerdì ore 11-19)

Per info e altri punti vendita locali:
011.9969939 (dalle 14 alle 21.30); 0174.40679 (ore serali); 010.6969511 (ore serali)
www.focolare.to.it

Acquisti online su TicketOne sul sito http://www.torinolympicpark.org

Celebrazioni Cardinal Massaia



Giornata Pro orantibus 2009

Una creatura “NASCOSTA CON CRISTO IN DIO”

Giornata pro orantibus 2009

Anche quest’anno, puntuale arriva il 21 novembre, giornata pro orantibus.

Grazie a questo spazio offertoci dalla “Voce” vorremmo farvi il dono di qualche gioiello di contemplazione tratto dal diario spirituale di una sorella della nostra comunità. La sua è stata un’esperienza singolare, poiché come suora di san Giuseppe B. Cottolengo ha vissuto i suoi 70 anni di vita religiosa per metà nell’apostolato – come insegnante e formatrice – e per metà in monastero: questa è una grande ricchezza della nostra Congregazione che Suor Maria degli Angeli Beretta (1916-2005) ha vissuto in pienezza: amando Dio e stando costantemente alla sua presenza.

La contemplazione, che parola misteriosa! In realtà è la vita, la vita del cristiano che si lascia prendere per mano dal suo Dio.

Nel diario suor Maria degli Angeli, tentando di descrivere la sua esperienza spirituale, moltiplica le immagini. Stare con Dio è come scalare un monte:

«La meta a cui mi chiami, mio Dio, mi appare come una montagna altissima di cui Tu di tanto in tanto mi scopri la vetta tutta luminosa nel sole. Da quella vetta tu mi chiami e mi tendi le braccia.

Poi viene una nuvola densa e nera e non vedo più nulla. Vedo solo sotto di me il tratto di montagna irta e rocciosa che devo percorrere momento per momento; i precipizi che ad ogni passo si aprono sotto di me per ingoiarmi, la roccia nuda e tagliente alla quale mi aggrappo insanguinandomi tutta.

Odo la tormenta che rugge e nella tormenta delle voci. L’una che mi invita a salire, costi quel che costi, che mi indica la via e i passi più sicuri. L’altra che mi vuol persuadere che le altezze non sono fatte per gli squilibrati, per i tarati… ma per gli atleti. Ma ormai comprendo che al punto in cui sono giunta la discesa sarebbe fatale. Del resto ho tra le mani una fune robustissima che mi aggancia alla vetta. Questa fune è tenuta da Te, mi lega a Te e si chiama: Fiducia. Se io non l’abbandono sono salva».

L’esperienza della contemplazione è spesso avvolta da un grande buio in cui stare con Dio è come essere un cieco condotto per mano: «Sono come una povera cieca che sorride ad un Amico che non sente, che non vede… Che si sottrae ad ogni ricerca».

La presenza paradossale di Dio è come un’assenza. Dov’è Dio? Mostrami il tuo volto, grida il salmista: «Ti sento in tutto: nel dolore, nella gioia, nelle contrarietà, nell’angoscia, nelle tentazioni, nel buio, nelle luci profonde che mi si accendono nelle profondità; ma Ti sento come un Assente….».

Ogni credente guarda anche il suo abisso, il suo peccato, contempla la sua povertà e vi vede il riflesso della misericordia di Dio:

«Solo Gesù vorrei non averti offeso mai…. Ma Tu allora non avresti avuto la gioia di perdonarmi ed io non avrei avuto quella di scandagliare così profondamente quell’abisso senza confini che è il Tuo Amore Misericordioso. Dunque meglio così, dal momento che Tu l’hai promesso. Io sento Gesù, che tutto quanto mi è accaduto fin qui, che tutto quello che mi accadrà in avvenire non è che l’espressione squisita del Tuo Amore per me, amore provvidenziale che trionfa sempre, che mira ad attuare in me un disegno particolare di misericordia e di bontà. Per questo chiudo completamente gli occhi, metto la mia mano nella tua e ti seguo….».

Amare il Signore significa seguirlo, seguirlo sulle strade che egli traccia per ciascuno, significa mettersi sulle strade di ogni fratello e sorella, salvati dall’amore misericordioso di Cristo, senza giudicare:

«Così in ogni persona che cade, qualunque sia la sua miseria, io sento un fratello e sento per essa la più profonda simpatia, provo il desiderio di dirle: coraggio..... io sono scesa molto più in giù... eppure, vedi il Signore, mi ha guarita.... è tanto buono Lui! Non sa che perdonare.

Per ogni contemplativa la vera grande felicità è restare nascosta: «Sento che da oggi comincerà una nuova fase nella mia vita che sarà quella di una creatura “abscondita cum Christo in Deo”».

Alle porte dei nostri monasteri bussano uomini e donne gravati spesso da grandi dolori… il 21 novembre, siamo noi, mendicanti di misericordia, a ricevere il dono della preghiera, il dono ufficiale della Chiesa che tutta ci ricorda all’altare di Dio. Dal cielo suor Maria degli Angeli ci sorride e ci guarda, come lei amava dire, negli occhi di Dio.

Monastero cottolenghino “san Giuseppe”

Visita il sito: www.negliocchididio.it



martedì 29 settembre 2009

Pro-vocazioni n.6 ottobre 2009

Pro-voc@zioni 6

Anno sacerdotale: TRA PANE E PAROLA

Pane e parola, due segni che sanno dire il Figlio dell’Uomo. I Vangeli, infatti, i libri della Buona Parola di Gesù sono pieni di pane. Già dalle prime battute si respira odore di forno, con quella nascita a Betlemme, la casa del pane, appunto. C’è, poi, tutto il pane diviso e moltiplicato per le folle e le ceste nelle mani dei discepoli colme di quello avanzato. Nel Vangelo di Giovanni il Cristo si racconta come pane vivo disceso dal cielo. Nei sinottici, prima ancora di spezzarsi sulla Croce si spezza nell’azzimo del cenacolo. La Parola di Gesù, il suo corpo, i gesti, che compie, hanno la fragranza del pane, la stessa capacità di saziare dell’alimento primo sulle nostre tavole, al punto che la semplice frazione del pane diventa rivelatrice della sua presenza nascosta al fianco dei discepoli smarriti.

Pane e Parola sono anche due estremi dell’esperienza umana del Figlio dell’Uomo. La sua azione si consuma in una tensione continua tra pane e parola. La polarità tra questi due elementi è evidente all’alba stessa della sua vita pubblica nella prima delle tre tentazioni. Alla via seducente del pane facile, del dare pane, Gesù, fedele al progetto del Padre, preferisce quella della Parola da mangiare nell’ascolto e nell’annuncio. Dopo quella esperienza nel deserto, ogni volta che deve dare pane, il Signore si sottrae alla folla, s’allontana dal luogo del dono. Egli sa che il pane può oscurare la parola. Il gesto del dono, la sua potenza, l’essenzialità stessa del pane nella vita dei poveri, possono creare equivoci sul senso della missione del Maestro e alterare le motivazioni di coloro che lo accostano. Giovanni ci riferisce di Gesù che quasi scappa e si ritira in solitudine sul monte perché la folla, che ha mangiato il pane da lui diviso, lo cerca per farlo re (Gv 6, 15). Quando, poi, la gente riesce a scovarlo, il Signore esclama: “Mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato pane a sazietà” (Gv 6, 26). L’equivoco s’ingenera, nonostante le contromisure che Gesù è ben attento ad assumere nell’offrire pane:

· egli divide quanto riceve dalla folla stessa;

· lo spezza, ma attiva la comunità dei discepoli per la distribuzione;

· la folla riceve il dono organizzata in piccole comunità di cento e di cinquanta;

Sono accorgimenti per rendere il gesto quanto più eloquente possibile della persona e della missione di Gesù. Eppure, il rischio dell’incomprensione resta in agguato.

Pane e Parola. Annuncio e promozione umana. Vangelo e servizio della carità. Sono anche gli estremi entro cui si consuma la missione della Chiesa. Essa è chiamata ad una continua ricerca di equilibrio tra queste due realtà. Come far sì che l’impegno nella promozione umana diventi rivelatore dell’annuncio di cui la Chiesa è portatrice? Quale metodologia della carità adottare perché i gesti della condivisione diventino essi stessi annuncio di quella salvezza che Gesù deposita nelle mani dei discepoli? Come impedire che la Chiesa sia percepita come una super ong o un super assessorato ai servizi sociali? In quale modo scongiurare il pericolo che i progetti e il flusso di denaro, che essi richiedono, oscurino il progetto evangelico del Regno? Come far bene il bene, perché la carità e le strutture, ad essa funzionali, non umilino i poveri?

Si tratta di domande importanti, perché far bene il bene non è facile. Non c’è una ricetta, una formula prestabilita. Il dosaggio giusto è frutto di ricerca, di sperimentazione, di preghiera e confronto continuo con lo stile missionario di Gesù e delle prime comunità cristiane. Nel vangelo di Luca c’è un episodio, che può aiutare la nostra ricerca: è quello dei discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35). In quel brano, è proprio il pane spezzato che permettere di riconoscere il Signore. Ma è pane spezzato dopo un cammino lungo tutta una giornata, con lo straniero che si accosta ai viandanti, li accompagna nel loro percorso, ascolta i loro interrogativi, raccoglie la loro tristezza e consuma con loro tanta Parola.

Don Amedeo Cristino

mercoledì 16 settembre 2009

Esercizi spirituali Druento 2009-2010

Convegno Assisi 12-15 ottobre




COMUNICATO PER QUANTI VOGLIONO PARTECIPARE


In occasione del prossimo Convegno di Assisi (12-15 ottobre 2009) la Piccola Casa della Divina Provvidenza organizza un pullman per il viaggio che partirà da Torino.
Attualmente sono ancora disponibili una decina di posti.
Se qualcuno fosse interessato ad unirsi può contattare direttamente fr. ROBERTO COLICO al numero 348-8989109.
I dettagli del viaggio saranno poi comunicati agli interessati.
Buon Servizio Pastorale a tutti quanti!!!





Symposium San G. Marello 21 - 25 settembre