venerdì 5 novembre 2010

Convegno CISM Segrate


ANS – Milano) – La Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori (CISM), che quest’anno celebra 50 anni, è riunita in assemblea dal 2 al 6 novembre, a Segrate, Milano. Di particolare interesse gli interventi del Presidente CISM, il salesiano don Alberto Lorenzelli.

La Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori ha iniziato martedì 2 novembre l’annuale Assemblea Generale dal titolo “Vita religiosa in Italia. Progetti per il futuro”. L’iniziativa, che quest’anno celebra anche il 50° anniversario dell’organismo, si propone di presentare “un percorso di valutazione ecclesiale del servizio della CISM alla vita religiosa in Italia e, al tempo stesso, attivare un ‘esercizio di speranza’ che non nasconda le difficoltà del presente, ma offra ragioni per una capacità in futuro”.

Interessanti gli interventi del Presidente della CISM, don Lorenzelli, tenuti in occasione dell’apertura dell’assemblea e della prima giornata di lavoro, il 2 e il 3 novembre. Nella prolusione d’apertura, facendo un’attenta disamina delle difficoltà che la vita religiosa incontra in Italia, don Lorenzelli ha affrontato dapprima il tema della scuola cattolica paritaria e l’esigenza di un sostegno “effettivo” e non “formalistico” per gli oltre 2360 istituti scolastici gestiti da Istituti religiosi; quindi, le problematiche derivanti dalla legislazione recente in materia di attività apostoliche. In conclusione, per celebrare il 50° anniversario della CISM, ha ricordato e ringraziato gli 8 Presidenti emeriti e i 7 Segretari Generali succedutisi dal 1960.

Nell’intervento di mercoledì 3, il Presidente Nazionale ha invece sottolineato come il compito dei religiosi sia quello di “narrare e testimoniare in modo semplice e popolarmente comprensibile, che è possibile conoscere,amare e sentire Dio e che questo è alla portata di tutti”.

Per cui, secondo don Lorenzelli, diviene importante che la vita consacrata sia anche luogo di contemplazione che diviene incessante ricerca di Dio. “Se le comunità religiose non sono centri contemplativi dove il segreto di Dio può toccare i cuori degli uomini e delle donne del nostro tempo, - ha affermato don Lorenzelli - esse si riducono ad essere solo istituzioni sociali, destinate ad essere sostituite da altre istituzioni sociali”.

La carenza vocazionale che porta inevitabilmente ad un ridimensionamento della presenza della vita consacrata nella Chiesa e nella società non deve intimorire. Per il Presidente CISM, poiché “la storia ha dimostrato come nei momenti più difficili la vita religiosa è sempre saputa rinascere”, la soluzione è, come indicato da Giovanni Paolo II, una “nuova evangelizzazione” che si realizza anche grazie alla vita consacrata, quando “essa forma persone spirituali che in quanto tali sono capaci d’intercettare il desiderio, la fame, l’attesa di Dio ancora vivi nella coscienza dell’uomo e della donna d’oggi”. I religiosi sono chiamati, sempre secondo don Lorenzelli, a “divenire credibili agli occhi della società”.

Nel pomeriggio don Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose, ha tenuto la seconda relazione, dal titolo “La vita religiosa in Italia (1960-2010). Trasformazioni ed inadempienze”.

PER SEGUIRE I VARI AGGIORNAMENTI DELL’ASSEMBLEA www.cism-italia.org

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